Intervista ar presidente

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  1. philosophe
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    PP di oggi.

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    Un mese fa bersaglio di critiche: «Ma il progetto era valido»

    Pavia, la rivincita di Calisti

    Il dg: «Continuiamo così e ci sarà spazio per altri giovani»




    LUCA SIMEONE

    PAVIA. Soltanto quattro settimane fa era diventato il bersaglio dei malumori dei tifosi, dopo il disastroso avvio di campionato. Lui stesso, pur respingendo le critiche, aveva ammesso la delusione e aggiunto che qualcosa si sarebbe dovuto fare per smuovere una situazione critica. Da allora, però, il quadro è del tutto cambiato e l’ingegner Armando Calisti può parlare del Pavia con toni molto diversi: 8 punti in 4 partite, conditi da buone prestazioni, hanno sancito l’uscita dalla zona play out e prospettive ben diverse rispetto al traumatico avvio di torneo. «Cosa è cambiato? Non saprei dare una spiegazione, così come non riuscivo a capire che cosa non andasse prima», dice il dg del Pavia.
    Quello che è certo è che ora il Pavia sta disputando il tipo di campionato che era nelle attese. «Qualcosa è scattato e la squadra adesso ha personalità, segue in campo le indicazioni dell’allenatore, mentre l’impegno in allenamento c’è sempre stato - spiega Calisti - ho sempre pensato che il Pavia di quest’anno potesse ben figurare. Qualche giocatore è maturato, l’allenatore ha messo alcune cose a posto, ma è difficile dire con esattezza cosa sia accaduto. Mentre l’anno scorso la società sapeva come intervenire dopo l’avvio difficile, stavolta la ragione dei risultati deludenti era davvero un incognita. In ogni caso, oltre ai risultati stiamo centrando l’obiettivo di mettere in mostra giovani validi. Ho sempre detto che i giovani avrebbero potuto dare il passo in più a questa squadra».
    E se si continuerà così, si potranno aprire ulteriori spazi per i giovani: «Altri sono in rampa di lancio e il loro inserimento verrebbe facilitato dal buon andamento della squadra: il campionato è lungo e c’è spazio per tutti. L’importante ora è che non ci montiamo la testa e giochiamo con la stessa intensità mostrata nelle ultime partite, senza distrazioni».
    Un mese fa i tifosi critici avevano anche sostenuto che a differenza di altre realtà sportive cittadine (Riso Scotti nel volley e Edimes nel basket, che però ora arranca in coda alla classifica) il progetto della società di via Alzaia si stava dimostrando fallimentare. «I nostri ultimi risultati dimostrano invece che il nostro progetto era valido - nota Calisti - d’altronde le critiche costruttive vanno bene, ma le altre lasciano il tempo che trovano: chi ha criticato solo sulla base dei risultati dovrebbe vergognarsi. Gli insulti, poi, sono inaccettabili».
    Ultima questione, la cessione di Nohman: «Non è una bocciatura da parte nostra, anzi continuo a pensare che sia un buon attaccante. Ma visto il clima che si era venuto a creare - ogni volta che toccava palla veniva fischiato - è comprensibile che abbia chiesto di andare via. Forse c’è stata una mancanza di carattere del giocatore, ma il clima non lo ha aiutato. D’altra parte per lui gli spazi si erano ristretti. Continueremo comunque a seguirlo». E al suo posto c’è qualche possibile nuovo arrivo? «Non per ora e non credo in attacco. Semmai in difesa, anche per l’infortunio di Stefanini, abbiamo una carenza sugli esterni. Ma vedremo a gennaio».
     
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209 replies since 13/7/2008, 09:29   3514 views
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