Intervista ar presidente

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  1. philosophe
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    Scusate il ritardo...

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    «I giocatori sono validi, ma la squadra non ha ancora trovato una sua identità»

    Anche Calisti aspetta il vero Pavia

    Mangone non si discute: «Sarebbe ridicolo dopo appena tre turni di campionato»




    LUCA SIMEONE

    PAVIA. La partenza negativa del Pavia ha sorpreso anche lui. Armando Calisti si aspettava un avvio diverso, ma non fa un dramma del solo punto raccolto nei primi tre turni di campionato, che relega al momento gli azzurri in fondo alla classifica. A parte il deludente pareggio con il Pizzighettone, sono arrivate in trasferta due sconfitte di misura, l’ultima su rigore, ma giocando gare discrete, all pari con le avversarie. Il numero uno di via Alzaia, però, non è tipo da accampare scusanti e nascondersi dietro a formule di rito che invocano la scarsa fortuna o un momento no: «Mi pare che la squadra non abbia ancora acquisito la sua identità. Ma resto fiducioso per il futuro».
    Non ci si aspettava un inizio così negativo del Pavia in termini di risultati.
    «Non me lo aspettavo nemmeno io, pensavo in effetti di avere qualche punto in più. Potrei dire che non è un momento buono, o che non meritavamo le sconfitte, o attaccarmi al rigore col quale abbiamo perso a Trento. Ma non servirebbe a niente. E’ un problema nostro: ci sono tante piccole cose che non hanno funzionato a dovere e bisogna lavorare su quelle. In ogni caso è ancora presto, anche se domenica sarà una partita fondamentale per vedere se ci sono dei miglioramenti».
    Anche perché il Pavia ha addirittura meno punti rispetto all’anno scorso, quando ci fu quella partenza disastrosa.
    «Mettiamola così: l’unica nota positiva è che almeno in casa abbiamo fatto un punto, mentre l’anno scorso zero nelle prime cinque gare...».
    Forse questa squadra ha ricevuto troppi elogi nel precampionato, anche quando perdeva.
    «Probabilmente certe sconfitte, anche quelle che sembravano immeritate, dovevano servire come campanello d’allarme, ma a parte questo la mia impressione è che la squadra non abbia ancora quella compattezza, quella fiducia in sé che sarebbe necessaria. E’ ancora alla ricerca della propria identità».
    Naturalmente Mangone non è in discussione.
    «Figuriamoci. Sarebbe ridicolo anche solo pensarlo dopo appena tre turni».
    L’organico è all’altezza?
    «Presi singolarmente i giocatori sono validi, ora è importante non perdere la testa e non ripetere gli stessi errori. Tornare sul mercato quasi mai ci ha fatto fare passi avanti. Siamo coperti in tutti i ruoli e abbiamo piena fiducia nei giocatori scelti: ma sono in grado di fare di più, per dimostrare anzitutto a se stessi quanto valgono».
    Il Pavia ha dovuto fare a meno di Carbone in queste prime tre partite, e poi anche di D’Amico.
    «Ma non dobbiamo attaccarci a questo. Tutti gli elementi in rosa sono stati scelti per giocare, e chi entra ha le qualità per farlo. E poi non dico che preferisco perdere giocando bene, ma certo è meglio un pareggio con una bella prestazione che vincere deludendo. Sono convinto che il bel gioco alla lunga paghi: puoi perdere una partita, ma le altre le vinci».
    L’avvio di torneo ha riservato parecchie sorprese: la Sambonifacese è a punteggio pieno mentre Olbia, Como e Pro Vercelli, tra le favorite, arrancano.
    «Ad agosto è sempre tutto scontato, ma il calcio è così e soprattutto all’inizio ci sono sempre sorprese. Poi però nel corso del campionato emergono i valori reali».
     
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209 replies since 13/7/2008, 09:29   3514 views
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